Le ricerche e le emozioni

Sorprendimi.
Aiutami.
Rassicurami.
Informami.
Impressionami.
Stupiscimi.

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Sono i sei “bisogni canonici” delle persone, secondo vari modelli di analisi, esplicitati, per esempio, dalle ricerche del Kantar’s NeedScope, uno strumento sviluppato e utilizzato da Kantar, un’azienda specializzata in ricerche di mercato a supporto dei brand. In effetti, questi bisogni, dal punto di vista di chi serve le persone, valgono, prima di tutto, nella costruzione del tuo brand.

Un buon brand dovrebbe almeno provare ad assolvere alla maggior parte delle funzioni canoniche di cui sopra.
Prendo il brand Slow News come esempio, per vedere insieme se può funzionare. In fondo è il brand “madre” di Wolf ed è giusto sottoporlo ad analisi.

Slow News ti sorprende, perché ti propone un giornalismo radicalmente diverso da quello che hai visto fin qui.
Slow News ti aiuta, perché ti propone una guida ragionata per uscire dal flusso ininterrotto dei contenuti e delle breaking news.
Slow News ti rassicura, perché ha una redazione che si relaziona con te, ha dei volti, una componente umana.
Slow News ti informa, perché ti propone una serie di contenuti che possono contribuire alla tua comprensione della realtà.
Slow News ti impressiona, perché fa grandi serie giornalistiche.
Slow News ti stupisce perché lancia un modello di pagamento in cui decidi tu quanto pagare.

Questi, naturalmente, sono i nostri intenti nella sua costruzione, le nostre dichiarazioni, quel che pensiamo di fare o di poter fare.
Poi ci si scontra con la dura realtà: il tuo brand è ciò che gli altri dicono del tuo brand. Quindi, queste dichiarazioni d’intenti nella soluzione dei bisogni del nostro pubblico potenz…