Il piano editoriale partecipato

Spesso ci si interroga su questioni che riguardano il cosiddetto engagement della community. Cioè, dato che abbiamo finalmente chiaro che engagement non voleva dire “quanti like mi prendo sui social”, allora, forse, dovevo preoccuparmi di coinvolgere.

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Sì, certo. Ma come faccio a coinvolgere le persone che raggiungo con i miei contenuti? Come faccio a coinvolgere lettrici e lettori? E clienti?

E ci si ferma lì, di fronte alla crisi da foglio bianco.

A volte capita anche quando sai perfettamente cosa dovresti fare, perché ci si immaginano soluzioni estremamente complesse quando invece è tutto più semplice e a portata di mano.

Per esempio? Per esempio su Wolf abbiamo creato un file condiviso su cui gestire in maniera semplice un flusso di commenti e richieste da parte dei membri della community di Wolf.

Lo abbiamo chiamato piano editoriale partecipato.

Puoi accedere in qualunque momento al piano editoriale cliccando qui (mettiti il link fra i preferiti!) e puoi contribuire o fare domande tutte le volte che vuoi.

A che tipo di esigenze risponde, questo esperimento?

Fondamentalmente a queste:

  • per Wolf è
    • documento di trasparenza e comunicazione corretta e diretta con il suo pubblico, con le persone che fanno parte della community
    • un modo per fare ordine
    • uno strumento di lavoro e di pianificazione, il più semplice possibile
    • un modo per ascoltare e ricevere feedback
  • per le persone che fanno parte della community è un ulteriore punto di contatto …