Google e la misura dei posizionamenti

A novembre 2018 Google ha aperto i battenti a una funzionalità molto basica direttamente nelle SERP. Se hai un account verificato – abbiamo spiegato come fare con Google Posts e quanto questo sia importante per avere la possibilità di determinare quel che appare sul knowledge graph – ora puoi vedere un’altra SERP personalizzata.

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Per farlo devi entrare nel tuo account Google e poi cercare keyword per le quali presumi che il tuo sito sia posizionato.

Ecco quel che ti mostra a questo punto il risultato di ricerca.

Qui, per esempio, ho cercato “piano editoriale”.

Sostanzialmente, quel che vedo è un’anteprima di quel che avrei a disposizione (in maniera più raffinata) entrando nella Search Console.

Vedo, per esempio, che negli ultimi sette giorni ho una posizione media su Google 3,0 (mediamente, cioè, le persone che cercano su Google “piano editoriale” vedono il mio sito al terzo posto). Questo ha generato 225 impressioni (cioè, 225 persone hanno visto il mio sito in una SERP dopo aver cercato “piano editoriale”). E 15 click.

Sotto ai valori assoluti c’è il confronto con la settimana precedente. La posizione media è salita. Nonostante questo, siccome diminuiscono le impression (quindi, evidentemente, anche le ricerche), diminuiscono (in misura maggiore) anche i clic.

Se si apre la sezione “Scopri i modi per migliorare” si trova quest’altra tabella.

Se clicchi su prestazioni complessive del sito atterri sulla Search Console, che Google vuole spingerti ad usare a modo.

Se invece clicchi su scopri come, ti si apre questa pagina, che contiene una serie di suggerimenti per, cito testualmente, «aiutare le persone a trovare il tuo sito su Google».

Che poi è quello che si fa quando si fa la SEO: non si posizionano siti per keyword. Si aiutano le persone a trovare quel che cercavano. Vale la pena di analizzare insieme i punti principali.

  • Che cosa cercano gli utenti quando trovano il tuo sito? Apri il rapporto sul rendimento del tuo sito per consultare l’elenco di query di ricerca nella parte inferiore.

Sarebbe questa parte qui della search console, dove posso vedere per quali keyword le persone atterrano sul mio sito. Come vedi – a causa di uno dei miei tanti esperimenti SEO – molte persone cliccano dalle mie parti perché hanno smarrito il portafoglio e vogliono sapere come fare a risolvere il problema. Questa è la pagina che visitano sul mio sito.

Naturalmente non è una keyword particolarmente interessante per il mio lavoro. E in effetti, Google dice di controllare un’altra cosa:

  • Il tuo sito viene mostrato per le query che immaginavi? Ordina la tabella in base al numero di impressioni e verifica se il tuo sito viene mostrato nella ricerca per query opportune. In caso contrario, dovresti modificare la struttura del tuo sito in modo che venga mostrato per le query appropriate.

Se ordino le query per “impression” le cose cambiano un po’ – anche se fra le più visualizzate c’è sempre uno dei miei esperimenti SEO, una pagina nella quale spiego il mio rapporto con Lucky, il border collie di famiglia (che dovrebbe essere abbastanza noto, qui in Wolf!).

Al netto del mio border, come vedi ci siamo un po’ di più: molte persone “vedono” su Google il mio sito per argomenti che hanno a che fare con il mio lavoro e con le cose di cui parliamo su Wolf. La SEO, il piel di Facebook, un piano editoriale, il content marketing, la definizione della bounce rate e così via.

Fra i consigli che Google dà per migliorare:

  • Utilizza il testo: non inserire i titoli o i contenuti importanti delle pagine in immagini, video, animazioni o in altri formati non testuali che Google non rileva con la stessa facilità dei testi. Se utilizzi un’immagine per il nome del tuo sito o della tua azienda, includi il nome anche nel testo della pagina.

È un consiglio molto importante. Testo. Testo e ancora testo. Vale per quel che scrivi in pagina, vale per le descrizioni dell’immagine, il campo “Alt”, la descrizione che scrivi su Youtube. A Google, per capire di cosa parli, serve testo.

  • Fornisci informazioni esaustive: menziona tutto ciò che puoi offrire. Google è intelligente, ma non può indovinare ciò che non dici.

Anche questo è un consiglio importante: no, Google non indovina un bel niente. Non è un oracolo. Non capisce, non legge la semantica dei tuoi contenuti. Non adesso, non a novembre del 2018.

  • Presenta contenuti adeguati alle circostanze: ad esempio, se vendi gelati ma anche cioccolata calda. assicurati di proporre i gelati d’estate e la cioccolata calda (o il caffè, i panini) nei mesi meno caldi, quando gli utenti non cercheranno il gelato. Se il gelato al kiwi diventa quello più richiesto e rientra nei tuoi prodotti, fai in modo di metterlo in evidenza.

Altro elemento fondamentale: adattarsi alle richieste del pubblico, adattarsi alla stagionalità. Le persone hanno esigenze diverse in momenti diversi dell’anno.

  • Ricevi visitatori per le query che immaginavi? Seleziona e ordina i dati in base al valore “CTR media”. Prova a migliorare la percentuale di clic con interventi volti a rendere il tuo sito il migliore della categoria.

La CTR è il rapporto fra il numero di impression e il numero di clic. Questi sono i primi dati del mio sito.

Sì, anche qui, al netto dei miei esperimenti, la mia risposta è: ottengo clic sulle keyword che mi aspetto.

Alcuni suggerimenti:

  • Fatti notare da altri siti: fai in modo che delle pagine online appropriate menzionino il tuo sito. Cerca di ottenere l’inclusione nei siti delle notizie locali o all’interno di altre adeguate risorse.

E, aggiungo io, ricordati che non vendiamo link ma relazioni.

  • Fornisci descrizioni: utilizza per le tue pagine titoli precisi e descrittivi. Consigliamo di concentrarti su un solo argomento per pagina.

I titoli delle pagine continuano a essere estremamente importanti: sono un segnale fondamentale per permettere a Google di costruire il suo gigantesco indice del web.

  • Mantieni aggiornato il sito: se il sito del tuo ristorante non presenta aggiornamenti al menù da quando ha aperto, aggiornalo. Non ci sono molti clienti alla ricerca della sarsparilla oggigiorno.

A Mountain Views si permettono anche di fare dello spirito, linkando la pagina di Wikipedia di una birra di radice. Ma il senso, ancora una volta, dovrebbe essere molto chiaro: se non ti aggiorni e se non aggiorni il tuo sito, come speri che possa servirti a qualcosa? Il che non significa andare ossessivamente alla ricerca dell’ultimo trend – se ci fai caso, ogni suggerimento di Google richiederebbe una precisazione come questa – ma significa che devi fare le cose con senso della misura, osservando il mondo intorno a te.