Tools!

Chi segue Wolf da un po’ sa bene quanto io sia allergico al suggerimento esplicito di strumenti di lavoro. I motivi sono molto semplici: gli strumenti non lavorano al posto tuo, vanno scelti con cautela, imparati, capiti, resi un’abitudine, eventualmente cambiati se non sono più all’altezza.

___STEADY_PAYWALL___

Tuttavia, oggi vorrei proportene tre che da un po’ di tempo a questa parte mi sono trovato a usare con un certo interesse e con soddisfazione.

Prima che Graphite – o qualche analogo – entri definitivamente nel mio cuore, come le altre app che verranno costruite sulla Blockchain, devo assolutamente consigliarti uno strumento di scrittura collaborativa di cui difficilmente farei a meno, oggi. Si tratta di Quip.

Quip esiste sotto forma desktop o come app. Ti consente di gestire documenti in maniera agile e agevole, decisamente più leggera rispetto a GoogleDrive, e con un ambiente di scrittura che trovo particolarmente rilassante.

Ma Quip è molto di più. Ha anche app interne, che vanno dai kanban (etichette tipo «post-it») al suo calendario interno che possono essere usati, per esempio, come strumenti di avanzamento lavori con un’interfaccia molto amichevole e umana, magari in combinazione con il Project tracker.

I commenti e le revisioni sono chiari e ben progettati.

C’è la possibilità di menzionare persone singolarmente, si può dividere il tutto in cartelle, ovviamente. Fare chat, mandare messaggi privati e via dicendo.

I prezzi non sono esattamente economici. Ma l’attività per cui lo uso – gestione dei miei clienti più pezzi di Wolf da editare – non ho ancora raggiunto la soglia del pagamento. Inoltre, visto che si può usare per tante funzioni, va a sostituire tutta una serie di altri tool con compiti più specifici.

Canva è diventato ormai una specie di standard per la realizzazione di presentazioni o di immagini. Al punto che lo trovi addirittura richiesto fra i requisiti di certi annunci di offerta lavoro per «digital manager» o per content strategist, come quello che avevamo visto sul numero 297 di Wolf.

Di fatto è uno strumento (anche collaborativo) per ogni tipo di grafica basica che può servirti, già con il formato giusto.

Si va dal post su Twitter al formato per annuncio su Facebook, dal banner web alla copertina di cd all’infografica.

La possibilità di scelta è davvero interessante.

Il claim è un po’ fuorviante: il design alla portata di tutti. Ecco, no. Non si sostituisce a qualcuno che di mestiere fa il designer. Non ti insegnerà ad avere gusto, a progettare un’immagine coordinata, a distinguerti. Ma se sei in emergenza, o se vuoi velocizzare certi passaggi, o se hai qualcuno a cui affidare la parte grafica del tuo lavoro, è uno strumento bellissimo. E anche se hai bisogno – capita, chi dice di no? – di far da te lo è.

Il piano dei prezzi è davvero interessante.

La Search Console di Google.

Oh, lo so, questo può sembrare uno strumento scontato. Ma davvero, non vedo l’ora di poter lavorare con la nuova versione, di cui si vedono piccoli pezzi in aggiunta a poco a poco – la lentezza con cui Google la sta sviluppando e rilasciando dovrebbe essere di grande lezione per tutti noi – ma sempre di più si rivela uno strumento potentissimo e, a giudicare da quanti vedo usarla sul serio, davvero poco sfruttato nelle sue potenzialità.

Prima di tutto: è gratuita.

Secondo: su un sito già rodato, ti dice esattamente per quali parole chiave ricevi visite (anche quelle che proprio non ti immaginavi), per capirci. Ti consente di scoprire in che posizione media sei su Google. Di verificare il CTR e di sapere anche quante volte il tuo sito è stato visualizzato (cioè è apparso in una SERP) rispetto a una determinata ricerca.

Guarda qui. Qui ho filtrato tutte le visite che riceve il mio sito per keyword contenenti la parola «piano» (l’obiettivo è verificare non tanto come sta performando il mio articolo sul piano editoriale, quanto piuttosto capire che cosa stanno cercando le persone).

Query Clic Impressioni CTR Posizione
1 piano editoriale 62 1.105 5,61% 4,2
2 piano editoriale fluido 43 99 43,43% 1,0
3 che cos’è un piano editoriale fluido? 5 23 21,74% 1,0
4 cos’è un piano editoriale 3 22 13,64% 3,8
5 piano editoriale cos’è 3 18 16,67% 3,9
6 piano editoriale fluido cos’è 3 10 30% 1,0
7 come fare un piano editoriale 3 48 6,25% 6,8
8 piano editoriale digitale 2 3 66,67% 4,0
9 come si fa un piano editoriale 2 24 8,33% 5,2
10 come creare un piano editoriale 1 16 6,25% 8,8
11 che cos’è un piano editoriale fluido 1 15 6,67% 1,0
12 piano editoriale esempio 1 4 25% 11,5
13 creare piano editoriale 1 11 9,09% 9,0
14 piano editoriale inglese 0 4 0% 9,0
15 esempio di piano editoriale 0 3 0% 9,3
16 piano di comunicazione esempio 0 1 0% 94,0
17 piano marketing esempio 0 1 0% 75,0
18 piano editoriale facebook excel 0 1 0% 38,0
19 come si fa un piano di marketing 0 2 0% 98,5
20 esempio piano editoriale 0 3 0% 16,0
21 piano editoriale in inglese 0 14 0% 10,1
22 piano editoriale social media 0 3 0% 59,7
23 piano editoriale social 0 14 0% 18,9
24 piano editoriale facebook 0 1 0% 49,0
25 corsi primopiano 0 3 0% 7,3
26 piano editoriale linkedin 0 1 0% 30,0
27 piano comunicazione esempio 0 1 0% 50,0
28 modello piano editoriale facebook 0 3 0% 31,0
29 primopiano corsi 0 16 0% 6,2
30 piano seo 0 8 0% 8,1
31 come creare un piano editoriale social 0 1 0% 10,0
32 piano editoriale modello 0 1 0% 20,0
33 esempio piano social media marketing 0 2 0% 29,5
34 esempio piano marketing 0 1 0% 75,0
35 come fare un piano editoriale per i social 0 2 0% 10,0
36 piano editoriale social esempi 0 1 0% 18,0
37 piano redazionale 0 17 0% 8,1
38 come si fa un piano marketing 0 12 0% 73,8

La bella notizia, per me, è che si sta pian piano diffondendo la ricerca di piano editoriale fluido. Perché è una buona notizia? Perché è una terminologia che ho inventato io(!)  e quindi significa che si comincia a parlare di concetti che veicoliamo da uqueste parti. C’è addiritura qualcuno che scrive che scrive che «oggi si parla di piano editoriale fluido, di documenti capaci di cambiare direzione in un attimo e di accogliere modifiche ed eventi» (mah).

Le altre ricerche che fanno realmente le persone, da «piano di comunicazione» a «come si fa un piano marketing» mi daranno dei suggerimenti per migliorare il mio articolo-pilastro. Ti ricordo che l’articolo pilastro richiede una manutenzione ragionata e di non aver altri articoli che competono con lui, perché è il tuo punto di riferimento per quel tema.

La Search Console rimane, secondo me, semplicemente insostituibile per l’analisi di un sito che è già al lavoro da un po’ di tempo. Se la metti all’opera sul tuo sito e la usi filtrandola per parole che hai usato nei tuoi pezzi scoprirai mondi e avrai da lavorare di manutenzione dei contenuti (anziché di folle produzione ex novo) per anni!

Infine, tocca a uno strumento decisamente più semplice e immediato. Si chiama Appear.in. In dieci secondi puoi generare un link per una videochiamata a 4, veloce, leggera, senza la necessità di installare software aggiuntivi, ottima da usare anche in mobilità e con la possibilità di condividere lo schermo. Più semplice di hangout, di Facebook Messenger, di Facetime, di Skype, e compatibile con qualsiasi device.

Avvertenze:

Quip non si sostituisce né alla segreteria né a chi coordina un progetto.

Canva non si sostituisce a un designer.

Search console non si sostituisce a una persona in grado di scrivere bene.

Appear.in non si sostituisce a un gruppo di lavoro che funziona.

Ma sono quattro strumenti che, inseriti in una dinamica progettuale sana, possono davvero migliorarti la vita lavorativa.