Wolf. 6

Settimana seconda
Finisce la seconda settimana di pubblicazioni di Wolf, anche se chi ci segue online sa che il nostro lavoro non si esaurisce qui. L’invito è sempre lo stesso: lascia le tue considerazioni. Nei commenti, via mail, sul gruppo Facebook. Sono molto preziose e ci aiutano a migliorare.
Comunicare
Paradossalmente, il lavoro di chi informa e/o comunica online è quello che mostra i maggiori deficit di comunicazione con i colleghi di lavoro. Chi sa davvero parlare con i reparti «IT»? Chi sa progettare requisiti per un sito? Chi sa parlare i linguaggi di altre professionalità? A quali redazioni è consentito parlare con i tecnici? Il lavoro sui contenuti online è una delle cose più interdisciplinari che ci sia. Eppure quello che si vede sempre più spesso – con le dovute eccezioni – è che nelle aziende (editoriali o meno) i reparti non si parlano.
Tecnici, marketing, commerciali, redazioni o, più in generale, produttori di contenuti, consulenti, dovrebbero scambiarsi continuamente informazioni e lavorare in maniera sinergica. Invece sembrano compartimenti stagni. Qualche tempo fa, un bravo Seo ha scritto pubblicamente una cosa che riguarda la testata che dirigo: è un aneddoto che è capitato senza che io fossi coinvolto. Leggerlo mi ha insegnato tanto e credo sia una bella lezione per tutti. Si intitola: cosa sono link, trasparenza e gratitudine.
Conversare
Ieri sul gruppo di conversazione di Wolf un’abbonata ha chiesto «case study sull’utilizzo intelligente di WhatsApp». Visto che, grazie a uno degli algoritmi di Facebook, la conversazione è stata vista solamente da 41 iscritti al gruppo, ecco qui i casi segnalati:

Pratosfera (che passa a Telegram)
Il primo live su Whatsapp del Guardian
Absloute Vodka Argentina
Un pezzo del 2014 su Futuro Quotidiano e slide.