Wolf. 12

Fine primo mese
Con una velocità e un’intensità senza pari – almeno per noi che lo facciamo, ma speriamo anche per te che ci leggi – è già finito il primo mese di Wolf. Questo significa che se ci hai sostenuti con il crowdfunding su Produzioni dal Basso per un solo mese è ora di farci sapere se vuoi proseguire questa avventura oppure no. Riceverai (o hai già ricevuto) oggi stesso una mail con un link dal quale potrai, eventualmente, confermare l’abbonamento.
Cercando WhatsApp
Un nostro abbonato ci ha segnalato un pezzo davvero sorprendente su WhatsApp. Si intitola così: ci sono persone in Brasile che pagano 3 dollari al mese per far parte di gruppi su WhatsApp. Ti stupisce? Pensi che sia una forma di spam? E invece no. Sono persone che pagano scientemente. Un po’ come te che paghi per ricevere Wolf. e per far parte della nostra comunità. Perché lo fanno? Perché ricevono informazioni mirate. Per esempio – spiega il pezzo –, alcuni pagano 3$ al mese per far parte di un gruppo che dà informazioni sul traffico. E ottengono informazioni migliori di quando usano Waze. Com’è possibile? Semplice. Funziona meglio. Il pezzo originale in portoghese è qui. Non sorprenderà scoprire che le informazioni sono molto simili agli scambi di comunicazione fra camionisti via radio (te lo ricordi il CB, sì?). Ancora una volta: l’algoritmo è il lettore (o l’utente). Ci sono casi in cui uno strumento automatizzato fa al caso tuo, altri in cui è meglio l’intervento umano. Ci sono strumenti che ti servono, altri che, invece, ti fanno solo perdere tempo.
Scappando da WhatsApp
Oggi è il giorno in cui ho deciso di disinstallare WhatsApp (sì, proprio oggi che ho ricevuto questa bella segnalazione). Perché? Semplice: da un po’ di tempo mi ero arreso e avevo smesso di cancellare gli archivi sistematicamente (avevo inserito l’opzione non scaricare foto e video. Inutile per i messaggi vocali). Il mio WhatsApp era diventato un concentrato di:

messaggi di lavoro
messaggi personali
messaggi di cazzeggio spinto
messaggi da persone che non conosco e con le quali preferisco avere altri canali di comunicazione (i.e. gli uffici stampa che hanno recuperato il mio numero)

La commistione di questi quattro tipi di messaggi, cui si deve aggiungere il fatto che uso altri strumenti di messaggistica (Skype, Slack, iMessage sull’iPhone e Messenger di Facebook. Su tutti, per il lavoro di coordinamento di Blogo, la mia scelta è ricaduta su Slack, cosa che ha marginalizzato Skype. Non abbiamo ancora trovato uno strumento vincente per Slow News e Wolf) e che uso molto la mail e alcuni gruppi su Facebook aveva trasformato le mie giornate in mobilità in una specie di inferno. Quindi, visto che evidentemente WhatsApp non fa al caso mio, ho provato a disinstallarlo. Ti aggiornerò sugli sviluppi di questa scelta. Nel frattempo, sappi che ho perso poco tempo e fatto molto più serenamente questo numero di Wolf.
L’ossessione di esserci tutti i giorni e ovunque
Fa il paio con questa mia scelta. Sei proprio sicuro che sia meglio continuare a inondare il tuo pubblico di messaggi e contenuti? Non è meglio centellinarli e farne pochi? Le all news online hanno questo grosso problema. Ma tu, se lavori con i contenuti online e non hai necessariamente un generalista, dovresti pensarci bene. Meglio poco e perfetto che tanto e ossessivo.
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Bella conversazione sul gruppo di discussione.