Power editor e dintorni

Nel numero 163 di Wolf ho raccontato un po’ di cose che si possono fare con la Gestione delle inserzioni e il Power editor di Facebook. Sono seguite alcune considerazioni e domande.

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Sul gruppo di Wolf, un nostro abbonato chiedeva perché io abbia utilizzato la creazione di una campagna per poi annullare il budget, anziché una funzione più semplice e rapida.

La funzione post della pagina

In effetti avrei potuto utilizzare la funzione «Post della pagina».

Qui potrei creare, con risparmio di tempo, il post che mi serve «per le inserzioni» e poi comunicare a Facebook che lo voglio, invece, pubblicare come organico.

Anche in questo caso il risultato che ottengo è la possibilità di creare post diversi da quelli che vediamo tradizionalmente nel news feed, esattamente come nell’esempio che abbiamo visto, con un video o uno slideshow al posto della classica foto di preview.

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Allora perché non ho scelto questa funzione?

Essenzialmente per tre motivi.

Il primo è che volevo iniziare a introdurre anche il concetto di creazione della campagna con target, pubblico simile e via dicendo.

Il secondo è che quel rettangolino giallo lì, che propone Facebook, mi fa pensare che presto dismetteranno quella funzionalità.

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Il terzo è che la funzione di creazione della campagna offre una preview in tempo reale di quello che creiamo. Il che non guasta, visto che, pagando o meno, mi sembra sempre molto utile.

Pubblico lookalike per l’organico?

Un altro abbonato mi chiede se sia possibile creare un pubblico sosia a cui inviare la condivisione senza pagare. Purtroppo la risposta è: no.

Il senso delle inserzioni a pagamento è proprio il fatto che tu possa raggiungere un pubblico simile al tuo. Se Facebook ti consentisse di farlo anche organicamente, nessuno pagherebbe più per le inserzioni.

Quindi il pubblico che viene raggiunto – potenzialmente e all’algoritmo di Facebook piacendo – da una condivisione non sponsorizzata è solamente composto da

  • persone che hanno già messo like alla tua pagina
  • contatti delle persone che, se trovano i tuoi contenuti interessanti, li ricondividono (ecco perché è una buona idea fare post che abbiano un buon coinvolgimento da parte del tuo pubblico, ecco perché la verticalità è una buona idea e via dicendo)

Targettizzazione del pubblico organico

Un’altra domanda che ho ricevuto riguarda, invece, la targettizzazione del pubblico organico. Ovvero: dato un post che non sponsorizzo, posso scegliere a quale pubblico mostrarlo? La risposta è sì. Naturalmente, ricordandomi che il sistema di targettizzazione, a quel punto, si rivolgerà solo ed esclusivamente al sottoinsieme che ho scelto fra coloro che ho già come fan della mia pagina.

E allora perché potrebbe essere una buona idea fare questa operazione? Per alcuni motivi:

  • diamo per assodato e acquisito che l’algoritmo di Facebook riduce naturalmente (e anche di parecchio quando le pagine sono grossine) la portata organica di una condivisione. Se in qualche modo lo «aiuto», restringendo da me il campo delle persone che vorrei raggiungere, sto facendo un favore a Facebook (e anche a me stesso)
  • se scelgo bene il pubblico target organico potrei massimizzare le interazioni e dunque raggiungere altro pubblico organicamente, una volta che questi dovessero ricondividere i miei contenuti. Facciamo un esempio pratico (lo so che non è così semplice, ma mi serve per chiarire bene il concetto). La pagina di Barbara Gulienetti che gestisco ha un pubblico composto anche da persone che amano, genericamente, il vecchio corso di Real Time. Quindi, fra i fan della pagina, ci sono, per esempio, persone che hanno messo like anche alla fanpage di Alessandro Borghese. Allora, se faccio fare a Barbara un contenuto che ha a che fare con la cucina e le ricette, potrei decidere di mostrarlo solo a coloro che sono anche fan di Alessandro Borghese

Come si fa?

Vediamolo insieme. Nelle impostazioni generali della tua pagina Facebook dovresti avere la voce «Pubblico della sezione notizie e visibilità del Post».

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Lo standard per questa voce è che la possibilità di targettizzazione sia disattivata.

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Se la attivi, a questo punto potrai lavorare di targettizzazione organica.

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Ho notato che con pagine molto vecchie quella funzione non c’è. No panic! In quel caso, semplicemente, dovresti avere il pulsante con il «mirino» direttamente sulle tue condivisioni, come vedi nell’immagine.

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Non ti preoccupare per quel «restringi». Abbiamo già visto che restringere fa bene (e comunque, puoi sempre fare dei test)!

A questo punto ci sono due possibilità. La prima riguarda la targettizzazione nella sezione notizie. Vedi che Facebook chiarisce che se qualcuno interagisce col post, allora i suoi amici potrebbero vederlo.

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In calce alla finestra, Facebook ti mostra anche la stima di copertura. Dei 67mila fan di Barbara, 12mila sono anche fan di Borghese. Un buon sottoinsieme da colpire. La cosa fra l’altro può anche darmi alcuni suggerimenti in termini di piano editoriale, eventualmente.

L’altra possibilità riguarda la restrizione del pubblico, che però è molto più restrittiva e per questo da usare con cautela, ma non per questo da snobbare.

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Ripetiamo insieme il mantra: restringere il pubblico è cosa buona e giusta. Ci sono contenuti che interesseranno solo alcuni dei tuoi fan, soprattutto se gestisci pagine molto frequentate. Se non restringi, perdi opportunità.

Come la volta scorsa, se vuoi approfondire o se qualcosa non ti torna, scrivimi.