Il linguaggio e le comunità

Ho terminato la traduzione di tutto il materiale dedicato alla gestione delle comunità sviluppato da Community Canvas. Ne parleremo spesso.

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Il linguaggio, il tono di voce, sono elementi fondamentali nella progettazione del brand e dell’identità all’interno di una comunità.

Linguaggio: le parole scelte con cura contano molto. Le organizzazioni tendono naturalmente a un linguaggio aziendale dal suono professionale. Le comunità di successo non risuonano come corporation, anzi, comunicano consapevolmente da esseri umani quali sono, rispecchiano il loro stile, tono e approccio. Riflettono consapevolmente i loro valori attraverso il tipo di linguaggio e le parole che usano. Un grande esempio è Daybreaker.

Daybreaker è una comunità dedicata a millennials che si dedicano alla danza mattutina. Certo.

In home page puoi leggere la taglinewake up & dance.

E trovi una parola, una parolina apparentemente innocua, messa lì insieme a tre parole molto tradizionali (wellness, community, music). Questa parolina è mischief. Che significa tipo birichinata.

È una parola estremamente coerente con le tematiche della comunità e con il suo target, esattamente come la comunicazione visiva.

Una delle call to action che trovi nella homepage è «Unlock secret invites & our weekly roundup of global mischief».

Ecco cosa significa passare dalla progettazione all’azione, parlare a persone vere, proprio a loro, in maniera identitaria e riconoscibile.

Le domande da porsi nella progettazione del linguaggio di una comunità sono:

  • Quali parole sono importanti e fungono da ancora?
  • La comunità le usa costantemente nella sua comunicazione?
  • Qual è il tono del linguaggio che riflette i valori della comunità? Come può il tono della conversazione rafforzare i legami fra i membri?
  • In che modo la comunicazione riflette il fatto che un membro è un essere umano?
  • Da chi proviene la comunicazione? Proviene da una persona reale o da un disumanizzato indirizzo mail tipo «info@community.org»?
  • Il nome della persona è presente nella sua comunicazione? E la sua firma?
  • Con quali parole la comunità descrive se stessa?
  • Che parole usa per descrivere i suoi membri? Queste parole corrispondono ai valori della comunità?

Se proviamo a rispondere a queste domande pensando, per esempio, a Wolf, troveremo molti spunti. Se provi a rispondere a queste domande pensando al tuo lavoro e a tutto ciò che puoi gestire come se si trattasse di una comunità – è un ambito sul quale lavoreremo molto, con spunti di riflessione rispetto al fatto che tutto ciò che è relazionale, persino un’azienda, si può gestire come una comunità – ne troverai ancora di più.