Google e i tracolli in SERP

Quando vedi precipitare la curva dell’andamento di una keyword non è mai bello. A meno che, poi, quella curva non torni a salire come e più di prima.

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Sto facendo un piano di posizionamento su Google sulla keyword piano editoriale per questo articolo (in cui, per inciso, spiego realmente il piano editoriale e tutti i concetti ad esso connessi), e qualche giorno fa ho assistito al tracollo. Sparito dalle SERP, finito in 50° posizione o più. Perché?

Per qualche motivo che ancora adesso non ho capito, il plugin con cui realizzavo la sitemap del mio sito aveva avuto qualche problema – almeno, questa è la lettura che ho dato – e così Google aveva difficoltà a trovare la data reale del post (e addirittura di tutto il mio sito).

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Come vedi, secondo Google, la mia homepage è dell’8 novembre 2013. È evidentemente questa obsolescenza percepita che ha inciso notevolmente sul posizionamento del pezzo sul piano editoriale e di molti altri.

Come al solito, però, nel mondo SEO vale il no panic.

Cosa sta combinando Google? Perché vede il mio pezzo come se fosse tornato indietro nel tempo? Aggiornarlo e attualizzare la data non serve, anche perché, come si vede, è l’intera home che viene valutata da Google come se fosse del 2013.

Allora vado a cercare se c’è qualcosa che può comunicargli in qualche modo quella data lì. Spulciando fra immagini e video, ecco che si scopre l’arcano.

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Nel post, sotto il titolo Il piano editoriale per le news, ho incorporato un video di Youtube. La data in cui quel video è stato uploadato su Youtube è l’8 novembre 2013, esattamente quella che sta datando tutto il mio sito!

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Perché accade? Consultandomi con Enrico Altavilla, scopro che il pezzo di algoritmo che «data» i post (e anche le home) è derivativo dall’algoritmo di Google News che, come noto, è quello dove si commettono le maggiori nefandezze dal punto di vista della SEO cosiddetta «editoriale», visto che essere nel box delle notizie è molto appetibile in termini di click. Tutte le volte che c’è di mezzo il pezzo di algoritmo di Google News, Google fa pasticci.

Quando mi accorgo della cosa, non avendo la possibilità di lavorare sulla sitemap con qualcuno che sappia farmela e dovendo per forza usare un plugin, faccio realizzare una nuova sitemap dal plugin Yoast. La ri-sottometto a Google utilizzando la Search Console (è vero: poteva bastare anche solo questa azione, non lo saprò mai, ma non avevo voglia di rischiare e perdere altro tempo). E poi aspetto. Dopo pochi giorni la keyword «piano editoriale» torna al suo posto in SERP (anzi: guadagna una posizione) e anche la data è corretta.

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Questa piccola vicenda dimostra una serie di cose:

  • se ho un modello di business di qualunque genere che si basa sul traffico da motori di ricerca, è bene avere un SEO interno (o una consulenza seria. Ma le consulenze non sono sempre indicate per lavorare su piccole «emergenze». Pensa a un problema del genere su un e-commerce, per esempio). E il SEO deve essere bravo, preparato, aggiornato, avere i contatti giusti;
  • non è una buona idea puntare tutto e solo sulla SEO;
  • no panic.