Quando si scompone un problema o un argomento in più parti possibili, come ti ho proposto di fare nelle puntate precedenti, si rischia di passare dall’effetto elefante – troppo grande e solido per essere affrontato – all’effetto galassia – troppo complesso e articolato per essere gestito. Per questo, usando Fabula, il passo successivo è guardare la nostra mappa e cominciare a sovrapporla con la cultura della realtà di chi la deve affrontare.
La comunicazione è il regno del dipende proprio perché non esistono soluzioni valide per tutti: una volta analizzato il campo dobbiamo capire come affrontarlo non in astratto ma rispetto alla nostra cultura, ai nostri processi, ai budget e agli obiettivi.
Dopo aver smontato, quindi, rimontiamo; è la fase che nel Design Thinking viene definita del «punto di vista», cioè del momento in cui si guarda con i propri occhi la realtà da affrontare.
Io definisco questa fase «trovare la bussola» e la mia bussola l’ho trovata nel libro di Ayse Birsel «Design the life you love»(*): il passo successivo è quindi identificare tre ingredienti che il vostro intervento sul tema dovrà avere (e un errore assolutamente da evitare).
I tre ingredienti saranno le caratteristiche che il tuo lavoro dovrà avere e quindi sii gentile con te stesso e non complicarti la vita da solo.
Facciamo un esempio: se l’argomento è la cucina e il problema da risolvere è limitare l’utilizzo di cibi confezionati i tre ingredienti possono essere:
- ricette facili da preparare
- con prodotti facili da trovare al supermercato
- sapori tradizionali
L’errore da evitare: il paternalismo
Trovare la bussola è il cardine dell’uso di Fabula perché è il momento in cui si può (e si deve) personalizzare l’approccio alla strategia di comunicazione, l’unica possibilità che abbiamo per dotarla di personalità, impatto e garantirle respiro e durata.
(MdB)
(*) Il link rimanda al programma di affiliazione di Amazon. Significa che in questo modo, se compri il libro, una piccola percentuale della transazione arriva a Wolf, per sostenere le nostre attività editoriali
[L’immagine di copertina è di Jordan Madrid]